Cultura: un concetto che spesso confiniamo a forme di sapere astratte, magari poco pratiche, che ci elevano umanamente ma non necessariamente hanno un ritorno diretto sulla pratica lavorativa di tutti i giorni.
Eppure, nella gestione delle Risorse Umane, la cultura è un concetto chiave che va applicato allo studio nella sua interezza.
La cultura condivisa di uno studio odontoiatrico crea valore, differenziazione e qualità, tutte caratteristiche che i nostri pazienti ricercano e apprezzano.
La cultura condivisa di studio va a braccetto con l’idea di vendita di valore perché rappresenta l’origine di buona parte di questo valore: è la personalità che definisce l’identità dello studio, è la qualità del lavoro di chi ci lavora dentro, è il modo in cui il team tratta la pazientela… fondamentalmente la cultura condivisa rappresenta i valori fondamentali e l’etica del lavoro che dal titolare di studio viene trasmessa e condivisa a tutto il team.
Come tutte le “culture”, anche questa può essere acquisita e sviluppata, ma soprattutto va nutrita giorno per giorno attraverso le azioni e la guida di un leader: tu, il titolare.
All we need is leadership
Tutto parte dal leader. Lo studio odontoiatrico, come tutte le piccole imprese, nasce e cresce attorno al titolare, che con la sua impronta determina modalità operative e relazionali, influenzando sia il team che il rapporto con la clientela (o pazientela, nel caso odontoiatrico).
È il leader – il titolare – che per primo modella i comportamenti desiderati: sono le sue azioni e i suoi valori a essere condivisi dal team e a rinforzare la cultura condivisa. Il successo di uno studio è responsabilità del leader, che con il suo esempio guida l’intero team.
Quando si crea una frattura tra la leadership e i valori desiderati dello studio, si crea un cortocircuito che porta inevitabilmente a un ambiente di lavoro difficile e faticoso, con conseguenze che è facile immaginare.
Un leader negativo rinforza comportamenti e attitudini definite tossiche: tutti gli esperti in gestione di Risorse Umane sono unanimi nel sostenere che in assenza di una cultura positiva del lavoro ogni metodo o sistema volto ad aumentare la produttività è destinato a fallire.
Leadership e cultura condivisa sono i due elementi che permettono di ottenere un reale vantaggio in un mercato che – come ben sappiamo – è estremamente competitivo.
Come si diventa Leader del proprio team?
In primo luogo,
la leadership non si compra. Si sviluppa, va cresciuta e coltivata con le azioni: il vantaggio economico può essere un incentivo, ma numerose statistiche dimostrano che i team che funzionano meglio sono quelli che condividono valori e visione lavorativa.
La maggiore gratificazione economica è un traguardo, naturale conseguenza di un ottimo lavoro svolto.
Da dove iniziare, dunque, a costruire questa cultura condivisa?
Interesse e riguardo per il team: i dipendenti e i collaboratori sono persone ancor prima di essere forza lavoro. Interessarsi e avere riguardo per loro rende più facile condividere scopi e obiettivi.
Essere d’esempio: comportatevi come vorreste si comportassero i vostri dipendenti. Impegno, dedizione, umanità, cortesia e attenzione sono valori positivi che si diffondono in fretta.
Rispettate i vostri collaboratori, e rispettate i confini lavorativi dello studio: responsabilizzate i membri del vostro team e fate in modo che si debbano occupare delle mansioni per cui sono stati assunti. Fuori dallo studio e dall’orario di lavoro non sono più dipendenti e collaboratori al vostro servizio.
Offrite una visione chiara dei vostri obiettivi e condivideteli: si chiama vision, ed è il vostro sogno di successo. Chiedetevi: dove voglio portare il mio studio? Quali obiettivi ho per il futuro della mia attività? Ora condividete questa visione con i vostri collaboratori e permettete loro di contribuire al vostro successo.
Ruoli chiari, amicizia lunga: ogni collaboratore deve sapere precisamente dove iniziano e dove finiscono i propri doveri e devono essere messi in condizione di lavorare bene, con i giusti strumenti e le risorse adeguate. Il lavoro sarà più gratificante e produttivo, a vantaggio di tutti.
Comunicate, comunicate, comunicate: in un team che funziona non devono esserci ipocrisie. Parlate con i collaboratori, raccogliete le loro impressioni e i loro suggerimenti e fate sapere loro se stanno lavorando bene o se qualcosa potrebbe essere fatto diversamente.
Condividete i successi: piccoli o grandi che siano, i successi vanno condivisi e gratificati. Far sentire il team parte fondamentale del risultato è fondamentale.
Individuate i punti di forza di ognuno: mai mettere qualcuno che si trova in difficoltà a parlare di soldi nella posizione di dover spiegare i preventivi e aspettarsi che vada tutto bene.
Ogni persona ha i suoi punti di forza, individuateli e metteteli a frutto!
Leggerezza: divertitevi e siate divertenti. Le persone spesso passano più tempo al lavoro che con le loro famiglie: se l’ambiente di lavoro è pesante, eccessivamente serio o cupo, la prima a risentirne sarà la produttività.