Nuove chiusure, mini-lockdown, limitazioni agli esercizi e strade deserte. Dopo un’estate in cui tutti guardavano al futuro con speranza, i recenti avvenimenti hanno gettato tutti nello sconforto.
Come
professionisti del settore sanitario sapete meglio di tutti come leggere le curve e i dati relativi ai contagi. Non c’è dubbio,
la pandemia ha ripreso vigore, le strutture sanitarie stanno raggiungendo la massima capacità e nuove vittime si aggiungono a numeri già drammaticamente alti.
Come cittadini, d’altro canto, vivete le tensioni e le preoccupazioni di una situazione che di normale non ha nulla.
La speranza e il senso di responsabilità civile devono restare i capisaldi della quotidianità per non lasciarsi abbattere dalla situazione.
Infine, come se tutto questo non bastasse, vi trovate a fare i conti con le implicazioni economiche dei provvedimenti purtroppo inevitabili del Governo. Come imprenditori siete affaticati, in difficoltà, preoccupati per il futuro del vostro studio.
Come “colleghi” e formatori, desideriamo offrirvi il nostro punto di vista, nella prospettiva di stimolare una conversazione costruttiva.
Abbiamo la speranza – anzi, la certezza – che
la pandemia non fermerà la buona odontoiatria. In qualità di esperti di imprenditorialità odontoiatrica siamo perfettamente consci di quanto il momento sia difficile; ma proprio la nostra esperienza sul campo ci porta a importanti considerazioni sul tema.
L’odontoiatria è un servizio essenziale alla persona. Dal momento che il SSN si limita a determinati interventi e categorie di persone, le persone che non rientrano nei criteri di assistenza si devono rivolgere a studi privati.
Non è questa la sede per discutere questo aspetto, ci interessano piuttosto le implicazioni: le persone continueranno ad aver bisogno di professionisti abili e competenti ai quali affidare la salute orale personale e dei familiari.
La nostra considerazione è che questo particolare momento storico è un’occasione unica per educare la pazientela e fronteggiare con successo le aggressive politiche di prezzo delle cliniche estere e delle catene odontoiatriche low-cost.
Il COVID-19 ha cambiato il comportamento d’acquisto – vogliate scusarci il termine – delle persone, oggi più che mai attente e in cerca di un rapporto di fiducia con una figura così importante come il dentista.
Sono proprio le sfide che ci impone questo momento storico che determineranno il futuro di molte professioni e come sempre accade durante una crisi, sopravvive ed emerge solo chi si mostra consapevole ed intraprendente.
Parliamo dell’aumentata necessità di sicurezza, protocolli sicuri, attenzioni e misure igieniche che da impegno dovrebbero diventare punti di forza da attuare e comunicare.
Compito del medico – e quindi anche dell’odontoiatra, dal momento che fa parte della categoria – è
rassicurare, curare ed educare il paziente, che ricambia con la fiducia alla base della fidelizzazione.
Non vogliamo in questo articolo parlare di marketing o vendite, ma vi invitiamo a considerare come rinnovate competenze in temi imprenditoriali possano mettervi nella posizione di recuperare quel terreno che – a fronte di inadeguati livelli assistenziali minimi da parte del SSN e di una fiscalità che di certo non favorisce
l’odontoiatria privata di qualità – è stato occupato da catene low-cost.
Questo è il momento in cui la buona odontoiatria può riprendersi quei pazienti che – per ragioni personali ed economiche – hanno dovuto affidarsi loro malgrado a soluzioni più economiche...perlomeno in apparenza.
Per farlo servono
capacità, professionalità, deontologia e competenze imprenditoriali.
Per le prime tre non abbiamo certo nulla da insegnarvi. Per le competenze imprenditoriali Serimedical è al vostro fianco.