Probabilmente hai speso centinaia di euro per uno strumento che ti consente di organizzare le attività dello studio. Forse l’hai scelto anche con funzionalità avanzate e la possibilità di salvare i dati in cloud, accollandoti un costo mensile aggiuntivo. Magari (e questo è il
worst case scenario) l’hai acquistato poco prima del lockdown e non hai nemmeno avuto modo di utilizzarlo.
La domanda che ti facciamo è la seguente:
sfrutti a pieno tutte le potenzialità offerte dal gestionale che hai acquistato o è solo uno strumento costoso per fissare gli appuntamenti ed emettere le fatture?
Il gestionale è uno strumento fondamentale che negli ultimi anni, grazie anche alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, è diventato molto utile e permette di
organizzare in maniera ottimale lo studio nei suoi diversi aspetti economici e gestionali e risparmiare quindi tempo e risorse che possono essere utilizzati con profitto altrove: un aspetto quanto mai utile in momenti di difficoltà economica e sociale.
Il problema più frequente che riscontriamo quando offriamo
consulenze sui gestionali – e la nostra esperienza si estende a centinaia di studi in tutta Italia – è rappresentato proprio dalla curva di apprendimento di uno strumento così completo: i gestionali
richiedono infatti un certo impegno iniziale per essere appresi e, visto che come odontoiatra il tuo compito è primariamente clinico e in secondo luogo imprenditoriale, per poterne sfruttare a pieno le potenzialità è necessario formare adeguatamente un collaboratore non clinico.
Purtroppo, nella fretta e nel caos dei numerosi impegni quotidiani dello studio, si finisce per rimandare la formazione e per utilizzare uno strumento costoso e completo in maniera superficiale, sprecando così denaro e opportunità preziose.
Quali sono le potenzialità di un buon gestionale?
A seconda del software scelto (e non è questa la sede per disquisire su quale sia il migliore o il più completo) possiamo disporre di numerose funzionalità in grado di risolvere esigenze
organizzative (quali agenda, promemoria, turni e presenze dei collaboratori, appuntamenti e anagrafica pazienti), di
contabilità (fatturazione, magazzino, contabilità operatori, preventivi, insoluti, rapporti con i fornitori, etc.),
fiscali (gestione TS e invio dati all’Agenzia delle Entrate e alle ASL, fatturazione elettronica per i rapporti con la Pubblica Amministrazione, Studi di Settore, integrazione con il gestionale del commercialista),
cliniche (cartelle, prescrizioni, anamnesi, refertazione e integrazione radiografici) e infine di
marketing (gestione campagne via mail e sms, integrazione newsletter e gestione promozioni).
Com’è evidente da questo sommario e limitato elenco, tutti questi aspetti, oltre a essere utili di per sé, possono essere utilizzati in maniera integrata. Attraverso l’analisi incrociata dei dati e la creazione di
report di controllo è possibile estrarre una quantità di dati utili per migliorare la gestione dello studio e comprendere le logiche economiche sottostanti a costi, ricavi, debiti, crediti e tracciare il processo di prima visita, integrandolo con specifiche azioni di marketing.
Quelle elencate sono operazioni utili per qualsiasi impresa, ma assumono particolare valore strategico quando la situazione - come quella imposta dalla pandemia - ha ripercussioni economiche, sociali e organizzative.
A maggior ragione il pieno utilizzo del gestionale rappresenta un supporto fondamentale per mettere in campo un controllo di gestione attento, capace di fornire allo studio un
reale vantaggio economico e gestionale e di fare davvero la differenza.
Le ore investite nell’apprendimento, nella formazione e nella formazione di una figura interna, saranno sempre irrisorie rispetto alle opportunità perse con un utilizzo superficiale del software, con le ovvie conseguenze sulla qualità del lavoro e sulla quantità di operazioni che dovranno comunque essere tracciate in modo sicuramente meno efficiente, lasciando al titolare di studio l’onere di intervenire, sacrificando tempo prezioso che potrebbe dedicare all’attività clinica.