Una settimana fa, durante l’ultima diretta, il premier Conte ha annunciato ufficialmente l’inizio della fase 2 dell’emergenza COVID-19.
Il tema lo conosciamo tutti: abbiamo da poco intrapreso il difficile e lungo cammino verso una
nuova normalità. Nel frattempo, come abbiamo già sottolineato nei nostri interventi precedenti
, i professionisti dell’odontoiatria (e di tutti gli altri settori) affronteranno le conseguenze dell’emergenza Coronavirus.
Per l’odontoiatria, gli effetti maggiori si manifesteranno in due ambiti:
a) l’abbassamento della capacità di spesa della classe media, che implica quindi un minor numero di pazienti in sala d’attesa.
b) La necessità di adottare nuovi protocolli di sicurezza, che si tradurrà – almeno nei primi tempi – in una riduzione del numero di pazienti gestibili in giornata.
Per contrastare gli effetti di questi due cambiamenti, la capacità clinica da sola non è sufficiente: il problema infatti risiede completamente al di fuori dell’area medica.
In un contesto simile, andrà avanti chi possiede nel proprio bagaglio culturale anche conoscenze di tipo imprenditoriale. In poche parole, la comprensione dei meccanismi economici e finanziari che permettano il buon funzionamento dell’azienda.
Conoscere esattamente – numeri alla mano – la redditività del proprio studio nelle sue singole parti, compresi aspetti quali i costi nascosti – permetterà di prevedere i possibili scenari e agire di conseguenza, in modo da avere sempre il polso della situazione sulla base di elementi e numeri concreti.
Il Controllo di Gestione è uno strumento versatile e potente, indispensabile per fronteggiare il futuro. I cambiamenti sociali e comportamentali imporranno nuovi modelli organizzativi e di conseguenza una razionalizzazione di tutti i costi e i conti dello studio in cerca di una rinnovata e ritrovata efficienza economica e gestionale.
Utilizziamo la parola
efficienza nel senso più tecnico del termine: in economia, si intende
efficienza come il raggiungimento del risultato voluto con il minimo impiego di risorse (costi), assai diverso dal concetto di
efficacia, che prevede solo il raggiungimento del risultato voluto, senza prestare attenzione alle risorse utilizzate.
Appare quindi chiaro che di fronte alla prospettiva di avere meno pazienti e di un aumento delle spese in termini di minore operatività giornaliera e maggiori costi fissi,
il semplice ricorso alla professionalità del commercialista di fiducia, da sempre colonna portante di ogni studio ben organizzato,
non sarà più sufficiente.
Quali sono allora gli strumenti a disposizione dell’odontoiatra, oltre a una buona conoscenza del Controllo di Gestione?
Oggi più che mai occorre verificare tutte l
e potenzialità che le tecnologie mettono a disposizione in termini di nuovi strumenti e protocolli sia clinici (quindi tutto ciò che permette di rendere più efficiente l’operatività medica) che non clinici, ovvero tutto quello che riguarda ciò che avviene fuori dalla sala operatoria.
La conoscenza e l’utilizzo dei software gestionali consente di avere sotto controllo ogni aspetto economico-gestionale, tra cui:
- avere sempre a disposizione informazioni di qualità relative alle posizioni di debito e credito e impostare adeguati protocolli per l’incasso e il pagamento ai fornitori;
- velocizzare e rendere affidabile il calcolo del dovuto mensile ai collaboratori;
- disporre di una prima nota sempre aggiornata e quadrata con la banca;
- disporre di dati affidabili sull’ andamento economico dello studio;
- velocizzare e migliorare la qualità della relazione e del passaggio di informazioni alla contabilità / commercialista, fino ad arrivare alla possibilità di fissare Budget (obiettivi di ricavi e di costi su cui confrontarsi).
Quelli sopra enunciati sono solo alcuni esempi di come un gestionale di studio di buona qualità e ben utilizzato può supportare lo svolgimento dell’attività, facendo
risparmiare tempo e denaro che può essere investito nuovamente per
ritornare al massimo dell’efficienza e della redditività.
L’altro strumento fondamentale è rappresentato dai consulenti tecnici d’impresa.
L’odontoiatra del prossimo futuro vincerà grazie
al giusto mix di risorse e competenze di stampo umano, clinico e imprenditoriale che gli consentiranno di fare le giuste scelte.
Servirà una chiara visione della situazione e delle opzioni alternative con i relativi impatti sui ricavi, sui costi e le componenti di rischio.
Il segreto è il lavoro di squadra con il vostro team, i vostri collaboratori e, se necessario, con i consulenti esterni.
Soprattutto in situazioni di forti turbolenze
è auspicabile il supporto di un consulente di gestione che – in collaborazione con il commercialista e il consulente del lavoro può fornire un valido aiuto per
definire bene gli scenari e prospettare all’imprenditore le possibili alternative.