Crescere. Espandersi, aumentare la propria clientela, diventare più grandi.
Ogni attività professionale sana ha tra i suoi obiettivi fondamentali il concetto di sviluppo.
Chi si occupa di marketing lo chiamerebbe growth hack, ma in realtà parliamo di una delle grandi realtà di ogni lavoro: crescere serve a ottenere risorse da reinvestire nell’attività, in formazione o attrezzature, per permettere all’attività di crescere ancora. Senza investimenti non può esserci sviluppo e vice versa.
Una cosa è evidente: dare un impulso continuo alla propria impresa è un’attività che impegna tempo e risorse.
L’attività odontoiatrica non si sottrare a questa regola: per offrire buone cure serve attenzione e impegno. La buona gestione dello studio dentistico permetterà di erogare servizi migliori che attireranno nuovi pazienti e con essi nuove risorse da investire in crescita.
Ma, all’atto pratico, come si fa ad innescare questo circolo virtuoso? Perché tante volte non si ottengono i risultati sperati nonostante gli sforzi fatti?
Il problema, spesso, è che si saltano alcuni passaggi fondamentali: la crescita è frutto di una strategia che alla base ha la consapevolezza di quale sia la propria posizione di partenza, quali i punti di forza e quali gli aspetti da migliorare.
Definire questo “punto di partenza” è il primo, indispensabile passo da fare. Non si tratta di una semplice auto-analisi, ma di un vero e proprio screening, una radiografia dettagliata che fornisce i dati e le informazioni che servono per sapere come muoversi nell’immediato futuro, dove fare i primi investimenti e attivare quel processo di crescita così importante per crescere.
Un errore piuttosto comune che fanno quasi tutte le persone è confondere ciò che pensiamo di essere con ciò che pensano gli altri di noi. Nel momento in cui si crea uno scostamento tra queste due visioni si corre il rischio di investire male e di sprecare energie, perché non c’è più comunione tra ciò che si offre e ciò che i pazienti cercano.
Conoscere l’età, il sesso, la provenienza geografica e il sistema di relazioni (e molto altro) dei nostri pazienti e il motivo per cui vengono in studio, permette di mettere a fuoco quali sono i punti di forza riconosciuti da chi utilizza (e paga) il servizio.
Lo strumento fondamentale di questa analisi è l’anagrafica clienti, che troppo spesso è vista solo come una grande rubrica e che in realtà è uno strumento dalle enormi potenzialità.
Confrontare i risultati di un’analisi con la percezione personale può portare a risultati sorprendenti, molto diversi da quelli attesi. La nuova coscienza del proprio posizionamento sarà la chiave per definire gli obiettivi di sviluppo.
Dove vuoi arrivare? Quali risultati desideri raggiungere e in quanto tempo? Ma, soprattutto, come arrivarci?
Per realizzare un percorso realistico che porti a risultati certi, servono (oltre alla nostra analisi) obiettivi chiari, ambiziosi ma raggiungibili. Un business plan ben articolato è il nostro migliore alleato nella scalata ai nostri obiettivi ed è importante per evitare di essere sopraffatti dal lavoro da fare, col rischio di sprecare energie e motivazione.
Abbiamo il business plan, sappiamo quali obiettivi vogliamo raggiungere, ma sappiamo che direzione prendere? Il budget si occupa proprio di questo: trasformare in numeri gli obiettivi, per sapere come orientarsi e raggiungere la meta.
La prima obiezione di solito è “fare il budget è inutile, tanto è sbagliato”.
C’è una mezza verità in questa frase: che il budget sarà sbagliato, è una certezza.
Nessuno ha la capacità di prevedere il futuro. Ma proprio per questo disporre di un buon piano di spesa è importante: definire il budget serve a concretizzare una serie di obiettivi e costringe a ragionare sulle azioni, sulle scelte e sulle risorse necessarie da fare per raggiungerli.
Si tratta, in sostanza, di controllare l’andamento del nostro programma ed eventualmente attivare le azioni correttive, verificare le risorse e gestirle nel modo migliore possibile attraverso un accurato controllo di gestione.
Volere è potere, ma a volte non basta: servono risorse concrete per raggiungere gli obiettivi prefissati. L’Economia le risorse sono rappresentate da due fattori critici: il capitale umano (ovvero le persone che lavorano nel vostro studio, voi compresi) e il capitale, composto dai beni e dalla disponibilità finanziaria. Entrambe sono un potenziale da sfruttare e la cui corretta gestione è alla base della crescita della nostra attività: come dicevamo all’inizio del nostro articolo è il corretto utilizzo di queste risorse a fare la nostra fortuna: diversamente, purtroppo creeranno più perdite che occasioni.
Il controllo di gestione è la materia che, se compresa correttamente, fornisce strumenti e competenze di eccezionale efficacia per trasformare i nostri obiettivi in realtà e portare al successo lo studio odontoiatrico.
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